Da Wikivoyage.

Azerbaigian
Panorama della città di Şəki
Localizzazione
Azerbaigian - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Azerbaigian - Stemma
Azerbaigian - Stemma
Azerbaigian - Bandiera
Azerbaigian - Bandiera
Capitale
Governo
Valuta
Superficie
Abitanti
Lingua
Religione
Elettricità
Prefisso
TLD
Fuso orario
Sito web

Azerbaigian è uno Stato della Transcaucasia che confina a nord con Russia e Georgia, a ovest con l'Armenia, a sud con l'Iran e si affaccia a est sul Mar Caspio.

Da sapere[modifica]

Il turismo in Azerbaigian è stato un settore importante dell'economia azerbaigiana sin dagli anni '90 del XX secolo. Dal 2010 in poi il paese ha conosciuto un progressivo aumento dei visitatori stranieri. Nel 2017 l'incremento è stato del 46,1%, il più rapido del mondo. In quell'anno per promuovere il turismo, l'Azerbaijan sponsorizzò le maglie dell'Atlético Madrid con la scritta Azerbaijan - Land of Fire. Lo slogan è appropriato in quanto il paese possiede vasti giacimenti di petrolio, nafta e gas naturale che costituiscono la base della sua economia. Spesso i gas affiorano in superficie e a contatto con l'aria azionano una combustione che può durare parecchi decenni.

Dei 2.691.998 stranieri che nel 2017 hanno visitato l'Azerbaigian, la maggior parte proveniva dai paesi limitrofi, Russia (853.082), Georgia (537.710), Iran (362.597) e Turchia (301.553).

Tra i visitatori provenienti dall' Europa occidentale il gruppo più consistente era costituito da Tedeschi (13.042). Gli italiani che nel 2017 hanno visitato il paese ammontavano a 8.654.

Nel marzo 2018, il responsabile del turismo del Ministero della Cultura Aydin Ismiyev espresse l'intenzione di sviluppare, sull'esempio della Malesia, il turismo halal con il proposito di attrarre maggior visitatori da quei paesi arabi ove prevale il fondamentalismo religioso.

Cenni geografici[modifica]

L'Azerbaigian confina a Nord con Georgia e Russia, a Ovest con l'Armenia e a Sud con l'Iran mentre a Est si affaccia sul mar Caspio con un lungo litorale.

Il paese è situato sul versante meridionale del Caucaso; la parte più densamente abitata del territorio è quella orientale, estesa sulla costa del mar Caspio.

La Repubblica Autonoma di Naxçıvan è racchiusa tra Armenia e Iran.

Il territorio dell'Azerbaigian è prevalentemente montuoso ed è caratterizzato da una serie di vulcani di fango.

Quando andare[modifica]

L'estate è un periodo favorevole solo se si intende visitare le zone di montagna. A Baku e nelle zone di pianura le giornate estive sono caratterizzate da afa insopportabile dovuta, oltre che alle elevate temperature, agli alti tassi di umidità.

Il miglior periodo per visitare Baku è la primavera inoltrata da aprile fino a giugno o, in alternativa, il primo autunno.

Cenni storici[modifica]

Le prime tracce della presenza dell'uomo nel territorio dell'Azerbaigian risalgono all'età della pietra e sono legate alla cultura Quruçay delle grotte di Azokh. Reperti del Paleolitico superiore, in particolare di epoca musteriana, sono stati trovati nelle grotte di Tağlar, Damcili, Zar e Yataq-yeri. I ritrovamenti di frammenti di brocche di vino secco nelle necropoli della Leylatepe e Sarytepe testimoniano l'attività agricola dell'Età del bronzo. Tutto il Caucaso meridionale fu conquistato dagli Achemenidi intorno al 550 a.C., il che comportò la diffusione dello Zoroastrismo in questa parte dell'Impero dei Medi. Dopo la conquista da parte di Alessandro Magno, i Seleucidi che ereditarono il Caucaso, si ritirarono sotto la pressione di Roma e dei Greci secessionisti in Battria.

Nel I secolo a.C. gli Albanesi caucasici, abitanti autoctoni dell'Azerbaigian, fondarono un loro regno. Il regno rimase indipendente finché i Sasanidi lo resero uno stato vassallo nel 252. Il re albanese caucasico Urnayr ufficialmente dichiarò il Cristianesimo religione di Stato nel IV secolo, e l'Albania caucasica rimase un paese cristiano fino all'VIII secolo. La costa del Mar Caspio rimase sotto il controllo romano dal I secolo fino al 387, quando l'Impero dei Sasanidi di Persia stabilì il suo dominio sulla regione. Le iscrizioni romane ritrovate sulle rocce del Qobustan testimoniano la presenza della Legione XII Fulminata presumibilmente ai tempi di Domiziano. Nonostante le numerose conquiste dei Sasanidi e dei Bizantini un piccolo stato albanese indipendente sopravvisse fino al IX secolo. Dopo la caduta dei Sasanidi per opera degli Arabi, l'Albania caucasica divenne un paese vassallo e dopo la resistenza cristiana guidata dal Principe Javanshir, lo stato fu distrutto nel 667 e gli albanesi convertiti all'islam. Con il declino del Califfato degli Abbasidi, il territorio dell'Azerbaigian passò sotto il dominio di diverse dinastie come Salaridi, Sagidi, Shaddadidi, Rawandidi e Buwayhidi.

Localmente i possedimenti del successivo Impero dei Selgiuchidi venivano controllati dagli atabeg, vassalli dei sultani selgiuchidi. Sotto i Selgiuchidi poeti come Nizami Ganjavi e Khaqani crearono le loro opere ancora oggi apprezzate in Azerbaigian. Successivamente a governare l'Azerbaigian fu lo stato degli Jalayridi che cadde a seguito della conquista di Tamerlano. La dinastia locale azera degli Shirvanshah costituì uno stato vassallo dell'Impero timuride che appoggiò, durante la guerra contro il governatore del Khanato dell'Orda d'Oro, il Tokhtamysh. La morte di Tamerlano diede origine a due Stati: Kara Koyunlu e Ak Koyunlu con i quali iniziò un periodo significativo per l'affermazione dello spirito nazionale e unione storica di tutti i territori autentici dell'Azerbaigian. Fino alla sua morte il sultano degli Ak Koyunlu, Uzun Hasan, governò tutto il territorio dell'Azerbaigian. Il regno successivamente passò alla dinastia degli Shirvanshakhi che mantennero l'autonomia dall'861 fino al 1539.

Gli Shirvanshakhi, combattuti dai Safavidi discendenti di Uzun Hasan Ak Koyunlu, imposero l'Islam sciita alla popolazione che prima praticava l'Islam sunnita contrapponendosi all'Impero ottomano. Dopo la caduta dei Safavidi il paese si spezzò e sul territorio furono creati alcuni khanati indipendenti. Dopo un periodo di frequenti guerre i khanati furono occupati dall'Impero russo. Con il Trattato di Turkmenchay, il territorio dell'Azerbaigian fu diviso tra la Russia e la Persia. La Persia riconobbe alla Russia i khanati Erivan (oggi capitale dell'Armenia), Nakchivan e il resto del Talysh. Tabriz, Ardabil ed Urmia divennero parte della Persia (le province dell'Azerbaigian Orientale, Azerbaigian Occidentale ed Ardabil dell'Iran odierno).

Dopo il collasso dell'Impero russo al termine della prima guerra mondiale, l'Azerbaigian insieme con Armenia e Georgia crearono la Repubblica Federativa Democratica di Transcaucasia. Quando la Repubblica venne sciolta nel maggio del 1918, l'Azerbaigian dichiarò la propria indipendenza e fu creata la Repubblica Democratica dell'Azerbaigian. La RDA fu la prima Repubblica parlamentare musulmana nel mondo, ma ebbe termine dopo appena due anni, quando l'Armata Rossa invase Baku nel marzo del 1922. Così l'Azerbaigian, con Armenia e Georgia, divenne parte della RSSF Transcaucasica, uno Stato federato de jure nell'URSS, de facto nuovamente occupati dalla Russia. Nel 1936 la RSSF Transcaucasica fu divisa in tre repubbliche fra le quali anche la RSS Azera.

Durante la seconda guerra mondiale la RSS dell'Azerbaigian fornì la maggior parte del petrolio utilizzato dall'Unione Sovietica nella guerra contro la Germania nazista. I tedeschi tentarono alcune volte l'occupazione di Baku per avere il controllo del petrolio azero (Operazione Edelweiss gestita direttamente da Hitler), ma tutti i tentativi fallirono grazie alla resistenza dell'esercito sovietico. A seguito della politica di glasnost' iniziata dal segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Michail Gorbačëv, ebbero inizio disordini economici, politici e scontri etnici, in particolare nella Regione del Nagorno Karabakh. Le manifestazioni per l'indipendenza a Baku furono soffocate nella violenza. Nel gennaio del 1990 l'esercito entrò nella capitale sparando contro i manifestanti. Il numero ufficiale delle vittime fu di 130 morti e 700 feriti, non ufficialmente si parla di migliaia di morti. Il 20 gennaio 1990 entrò nella storia moderna dell'Azerbaigian come il gennaio nero.

Il 30 agosto 1991 il Soviet Supremo azero votò una risoluzione per il distacco dall'Unione Sovietica e il successivo 18 ottobre l'Azerbaigian dichiarò ufficialmente la propria indipendenza, i cui primi anni furono funestati dall'inizio della guerra del Nagorno Karabakh (gennaio 1992) conclusasi con l'Accordo di Bishkek nel 1994. Alla fine della guerra l'Azerbaigian perse un sesto del suo territorio che comprende la regione del Nagorno Karabakh e altre 7 province. Come conseguenza della guerra del Nagorno Karabakh un azero su otto è diventato un rifugiato.

Il 15 giugno 1993, a seguito delle dimissioni del Presidente Abülfaz Elçibay, l'ex primo segretario del Partito Comunista dell'Azerbaigian Heydər Əliyev venne eletto come nuovo presidente. L'andamento negativo del conflitto, che era costato le dimissioni del predecessore Elçibay, spinge Aliyev a concordare un accordo di cessate-il-fuoco che, a fatica, dura fino ad oggi. Nei primi anni del suo governo riuscì anche ad abbassare sostanzialmente il tasso di disoccupazione rimettendo in moto l'economia quasi distrutta dopo la guerra del Nagorno-Karabakh. Il 20 settembre del 1994 il governo azero sottoscrive con 13 grandi aziende specializzate nella produzione di petrolio un accordo (soprannominato dai media Contratto del Secolo) finalizzato all'esplorazione e allo sviluppo delle attività estrattive dei giacimenti Azeri-Chirag-Guneshli (ACG) nel mar Caspio. Nel 1998 Heydar Aliyev fu rieletto per la seconda volta. Nonostante l'esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi, il suo governo perse popolarità soprattutto a causa di brogli elettorali, corruzione diffusa e del suo regime autoritario. Le stesse critiche vennero avanzate anche in occasione delle successive elezioni presidenziali quando İlham Əliyev venne eletto presidente, dopo la morte del padre Heydar nel 2003 e quindi riconfermato nel 2008.

Lingue parlate[modifica]

La lingua azera è la lingua ufficiale della Repubblica dell'Azerbaigian. Essa è correlata al turco e dal 1991 si scrive in lettere dell'alfabeto latino ma il cirillico di epoca sovietica rimane ancora in uso. Nelle zone al confine con l'Iran è spesso impiegato l'alfabeto arabo. Il secondo idioma più utilizzato è il russo.

Cultura e tradizioni[modifica]

Il 96% della popolazione è musulmana e, fra di essa, il 65% appartiene alla corrente sciita. Vi sono anche minoranze di religione cristiana ed ebraica. La chiesa ortodossa del Paese fa capo al Patriarcato di Mosca ed è organizzata nell'eparchia di Baku e dell'Azerbaigian. Il 27 maggio 2001 il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II ha consacrato la nuova cattedrale ortodossa delle Sante Mirrofore.


L'arte preislamica del territorio azero va inquadrata nella storia dell'arte delle grandi formazioni storico-culturali succedutesi nell'area: achemenide, greco-alessandrina, partica, sasanide. L'arte azera contemporanea si inserisce nella grande tradizione dell'arte islamica cui, dal XIX secolo, si sono via via aggiunti gli influssi di correnti occidentali soprattutto attraverso la mediazione della cultura russa zarista e, più tardi, sovietica (realismo socialista, "forme nazionali" di arte ecc.). Eccellenti prodotti dell'arte Azera sono rintracciabili nelle opere che arricchiscono le residenze più prestigiose, dello Shah e dei Khan prima, e delle ricche famiglie legate alla commercializzazione del petrolio in seguito. Degni di particolare menzione sono gli affreschi del palazzo del Khan a Sheki e le sue enormi Shebeke. Le Shebeke sono vetrate artistiche riproducenti esclusivamente figure geometriche create utilizzando solo legno e vetri colorati che si incastrano in maniera stabile senza dover ricorrere all'ausilio di alcun metallo come piombo o ferro (chiodi). Sono prodotte nella sola area di Sheki e si conta che rimangano tuttora meno di una decina di artisti in grado di produrle (quasi esclusivamente per restaurare quelle presenti nei palazzi storici). L'Azerbaigian, per la sua contiguità con la Russia europea, ha giocato sin dalla fine dell'Ottocento un ruolo importante nella trasmissione al mondo islamico, e iranico in particolare, di mode e correnti letterarie, teatrali e artistiche in generale.

Letteratura[modifica]

Storicamente le letteratura azera si inserisce nel più vasto alveo delle letterature in lingue turche del ceppo oghuz, di cui la maggiore fu senza dubbio la letteratura in turco ottomano, ampiamente influenzate da generi e stilemi della letteratura persiana. Perciò scrittori e poeti di etnia azera sin dal Medioevo si espressero prevalentemente in una di queste due lingue dalla grande tradizione letteraria, ossia il persiano e il turco ottomano.

Territori e mete turistiche[modifica]

Mappa divisa per regioni — passa alla mappa interattiva
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Regione di Baku — Il centro politico, economico e culturale dell'Azerbaigian. Da qui si estrae il petrolio sin dal 1871.
      Regione di Gäncä
      Repubblica Autonoma di Naxçıvan — Un exclave confinante ad ovest con la Turchia che costituisce una repubblica autonoma. Il territorio è rivendicato dall'Armenia e dunque anche qui la situazione politica rimane fluida.
      Azerbaigian nordorientale — Una regione etnicamente diversificata nelle montagne del Gran Caucaso coperte da rigogliose foreste.
      Regione di Şəki — Una bella e verde regione montana confinante con la Cachezia (Georgia), contenente la più bella città dell'Azerbaigian.
      Regione di Talysh
      Repubblica dell'Artsakh — Etnica regione armena controllata da un governo non riconosciuto indipendente. Il territorio di Artsakh non fa più parte dell'Azerbaigian, essendosi proclamato Repubblica indipendente al termine del conflitto del 1992, Artsakh non è più accessibile dal'Azerbaigian. Accessibile solo attraverso l'Armenia. La situazione politica è ancora fluida ed è rischioso avventurarsi nel territorio per la presenza di campi minati non bonificati.

Centri urbani[modifica]

  • 40.366749.83521 Baku — La capitale del paese.
  • 40.682846.36062 Gəncə Gəncə su Wikipedia (o Ganja) — Seconda più grande città del paese, Gəncə fu il luogo di nascita del poeta nazionale azero, Nizami Ganjavi, vissuto nel XII secolo. Gəncə attrae relativamente pochi visitatori rispetto a Baku il che le ha permesso di conservare un'atmosfera e un aspetto autentici.
  • 41.468148.80283 Khachmaz Xaçmaz su Wikipedia (o Xachmaz) — Un centro tra spiagge e litorali boscosi.
  • 38.753648.85114 Lənkəran Lənkəran su Wikipedia (o Lankaran) — Città costiera del sud, Lənkəran è prossima al confine con l'Iran e val bene una sosta per le spiagge del suo litorale sud verso Kanarmesha ma anche per una visita alla riserva statale di Ghizil-Agaj con più di 200 specie di uccelli, lupi e cinghiali.
  • 40.7747.04895 Mingəçevir Mingəçevir su Wikipedia (o Mingechivir) — Cittadina sulle rive del lago artificiale di Mingechivir.
  • 40.505846.81926 Naftalan Naftalan su Wikipedia — Situata vicino a Gəncə, Naftalan è un centro di cure termali in voga sin da epoca sovietica ma molto particolare in quanto i suoi frequentatori si immergono nel petrolio grezzo, ritenuto un balsamo per alcune malattie della pelle e anche per alcuni disturbi neurologici.
  • 39.208945.41227 Naxçıvan Naxçıvan (città) su Wikipedia (o Nakhchivan) — Il capoluogo dell'omonima repubblica autonoma.
  • 41.365348.52648 Quba Quba su Wikipedia — Situata circa 170 km più a nord di Baku, Quba ospita la più grande comunità azerbaigiana degli Ebrei della montagna ed è adatta a quanti desiderano soggiornare tra i paesaggi incontaminati dello Shahdag (letteralmente: monte dello scià). Alcune facili escursioni da Quba sono il canyon e le cascate Tenghi e gli antichi villaggi di Xinaliq e Laza.
  • 41.191947.17069 Şəki Şəki su Wikipedia (o Sheki) — Situata tra i monti del Caucaso, Şəki è uno dei migliori posti da visitare nell'Azerbaigian. La città è circondata da boschi costellati di fiumi e cascate e conserva ancora monumenti del tempo in cui fu un fiorente centro carovaniero sulla via della seta.
Arte rupestre della Riserva statale di Qobustan

Altre destinazioni[modifica]

  • 40.105649.38891 Arte rupestre di Qobustan Riserva statale di Qobustan su Wikipedia (anche Gobustan) — Area in cui è possibile ammirare le arti paleolitiche tra vulcani di fango. Il tutto è incluso nella lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità in Azerbaigian.
  • 4250.52 Litorale del Mar Caspio Mar Caspio su Wikipedia — Il litorale a nord e sud di Baku è costellato da spiagge e stabilimenti, che rincorrono la costa.


Come arrivare[modifica]

Requisiti d'ingresso[modifica]

      Repubblica dell'Azerbaijan
      Visa free
      Visto rilasciato all'arrivo in aeroporto per passaporti ordinari. Niente necessità di visto per passaporti diplomatici e di servizio. Idonei anche per richiedere un visto ASAN
      Visto rilasciato all'arrivo secondo determinate condizioni per passaporti ordinari. Niente necessità di visto per passaporti diplomatici e di servizio. Idonei anche per richiedere un visto ASAN
      Idonei per richiedere un visto elettronico ASAN
      Visto necessario prima dell'arrivo nel paese
      Vietato l'ingresso nel paese

I cittadini di Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Russia, Tagikistan, Ucraina ed Uzbekistan possono visitare l'Azerbaigian senza visto fino a 90 giorni, mentre quelli di Arabia Saudita, Bahrain, Cina, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Hong Kong, Indonesia, Iran, Israele, Kuwait, Macao, Malesia, Oman, Qatar, Singapore, Stati Uniti d'America e Turchia possono ottenere il visto all'arrivo in aeroporto valido 30 giorni (i cittadini statunitensi solo provenendo da New York con un volo diretto dell'Azerbaijan Airlines, mentre i cittadini turchi otterranno un visto valido 60 giorni invece di 30).

I cittadini degli stati membri dell'Unione europea e di Albania, Algeria, Andorra, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Bahamas, Bahrain, Barbados, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Brunei, Canada, Cile, Cina, Città del Vaticano, Colombia, Corea del Sud, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Giamaica, Giappone, Gibuti, Giordania, Guatemala, Honduras, Hong Kong, Islanda, India, Indonesia, Iran, Israele, Kuwait, Liechtenstein, Macao, Macedonia del Nord, Malesia, Maldive, Marocco, Mauritius, Messico, Mongolia, Montenegro, Nepal, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Pakistan, Panama, Paraguay, Perù, Principato di Monaco, Qatar, San Marino, Serbia, Seychelles, Singapore, Sudafrica, Sri Lanka, Stati Uniti d'America, Svizzera, Thailandia, Trinidad e Tobago, Turchia, Turkmenistan e Vietnam possono ottenere un visto elettronico acquistandolo sul sito apposito; i cittadini di Arabia Saudita, Bahrain, Cina, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia, Iran, Israele, Kuwait, Malesia, Oman, Qatar, Singapore e Turchia possono ottenere questo tipo di visto all'arrivo all'aeroporto di Baku, mentre tutte le altre nazionalità non elencate (ad eccezione dell'Armenia) dovranno rivolgersi alla rete diplomatica azera.

Chi reca sul proprio passaporto il timbro d'ingresso in Armenia sarà respinto, così come i cittadini armeni, mentre chi ha visitato Nagorno-Karabakh, i territori circostanti e le exclave di Karki, Yuxarı Əskipara, Barxudarlı e Sofulu senza l'autorizzazione del governo azero oltre ad essere respinto sarà iscritto nella lista delle persone non grate e si ritroverà permanentemente negato l'ingresso nel paese (salvo essere cancellati dalla predetta lista).

In aereo[modifica]

Per approfondire, vedi: Aeroporti in Azerbaigian.

L'Aeroporto Internazionale Heydar Aliyev [1] è una ventina di km a nord est di Baku

Al 2012 voli diretti da Milano-Malpensa, e Roma-Fiumicino erano effettuati da Azerbaigian Airlines [2].

Se si è disposti ad effettuare uno scalo intermedio è possibile raggiungere Baku con voli delle compagnie Lufthansa, Austrian airlines, Turkish Airlines, BMI

In auto[modifica]

Il principale valico stradale con la Georgia è quello di Krasny Most percorso da autolinee internazionali oltre che da marshrutka e taxi. Per il passaggio su questi mezzi vi verrà senz'altro richiesto un prezzo abnorme rispetto a quello sborsato dai locali.

La frontiera con l'Armenia rimane chiusa (anno 2012)

In treno[modifica]

Dalla Georgia, in particolare da Tbilisi, esiste un servizio notturno di treni cuccetta per Baku (Scompartimenti a quattro posti letto ciascuno per meno di 40 euro nel 2011). Preparatevi ad affrontare lunghe code alla biglietteria della stazione di Tbilisi e soste di un paio d'ore e anche più al valico di frontiera per controlli doganali. Dovrete essere già in possesso del visto in quanto questo non viene rilasciato alla frontiera. Informatevi anche se gli scompartimenti siano dotati di impianto di climatizzazione funzionate per non arrivare arrostiti o congelati a seconda della stagione in cui viaggiate. Vi sono convogli diretti da Mosca per Baku una o due volte alla settimana. È possibile consultare il portale delle Ferrovie della Federazione Russa per maggiori informazioni circa le tariffe ed i tempi di percorrenza.

In autobus[modifica]

È possibile raggiungere l'Azerbaigian dalla Turchia sempre attraversando il territorio della Georgia e a bordo di pullman. È in fase di completamento (anno 2012) un collegamento ferroviario tra Kars (Turchia) e Akhalkalaki (Georgia) che permetterà di raggiungere in treno l'Azerbaigian da qualsiasi stazione in Turchia ma sempre con un cambio di treno a Tbilisi.

Come spostarsi[modifica]

In aereo[modifica]

Da Baku sono effettuati voli interni per Gəncə, Lənkəran e Zaqatala tre o quattro volte alla settimana.

In treno[modifica]

Cartina delle linee ferroviarie in Azerbaigian

La principale linea ferroviaria va da Baku a Tbilisi. Tra le linee secondarie citiamo Baku-Astara che, come le altre, non dovrebbe essere presa in considerazione per la lentezza dei convogli. Per maggiori info si rimanda al portale delle Ferrovie Azere.

In autobus[modifica]

Ogni centro ha la sua stazione di autobus extraurbani. Un mezzo di spostamento popolare è costituito dai maršrutka, un ibrido tra taxi e pulmini. Sono mezzi gestiti da privati che hanno l'abitudine di chiedere prezzi gonfiati a chi non è del luogo. Le vetture sono spesso stracolme e non sufficienti.

Cosa vedere[modifica]

Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Azerbaigian.

Itinerari[modifica]

Prendendo a prestito lo schema fornito dal sito dell'ente turistico nazionale , tutte le mete turistiche del paese sono state raggruppate in territori molti dei quali si possono risolvere in itinerari turistici che hanno inizio dalla capitale o, se letti a ritroso, dalla confinante Georgia

Absheron

Sulla smilza penisola di Absheron protesa nel Mar Caspio è situata Baku, capitale e maggior centro del paese. Altre località di interesse turistico sono, oltre alle numerose spiagge, la città di Suraxani con un tempio del fuoco che costituiva luogo di culto dei seguaci del Mazdeismo.

Itinerario del nord
Mappa dell'Azerbaigian

Il territorio del Nord è accessibile dalla capitale seguendo il tracciato della M1 fino ai confini con il Daghestan. Più che i centri balneari sul Mar Caspio in voga in epoca sovietica (Nabran) risultano di gran lunga più interessanti le escursioni ai villaggi annidati nelle valli che si aprono sul versante settentrionale del Caucaso. Tuttavia non esistono servizi di autobus dal capoluogo (Quba) per cui ci si dovrà rivolgersi a un'agenzia di Baku. Khinalug è il più rinomato dei villaggi del Caucaso. La strada che vi conduce fu asfaltata in occasione di una visita del presidente della Repubblica dopo di che non fu più mantenuta e oggi è percorribile solo con veicoli 4X4.

Itinerario del nord ovest

L'itinerario che da Baku conduce a Balakan da dove è poi possibile proseguire in Georgia è alternativo a quello principale descritto di seguito e senza dubbio più interessante, almeno per gli appassionati del turismo ecologico. La strada infatti passa per le pendici meridionali del Grande Caucaso incontrando in successione (da Baku) i centri di Ismailli, Qebala, Sheki, Zaqatala, tutti con possibilità di piacevoli escursioni fra i boschi che ammantano le pendici dei monti.

Itinerario centrale della E60

La regione centrale corrisponde alle zone di pianura attraversate dal Kara, fiume che nasce in Turchia e attraversa la Georgia prima di entrare in Azerbaigian. Le opere di irrigazione hanno permesso una florida agricoltura. Il bacino del fiume è limitato a nordest dalla catena del Grande Caucaso e a sudovest da quella del Piccolo Caucaso..

Lungo l'itinerario principale da Baku a Tbilisi (tratto della E60, circa 390 km), le località ove fare un'eventuale tappa sono Şamaxı e Gəncə. La prima è rinomata per i suoi balli tradizionali, la seconda è il maggior centro del paese dopo Baku.

Itinerario del sud

Il sud dell'Azerbaigian è un territorio occupato dai monti Talysh, una catena che corre parallelamente alla riva del Mar Caspio fino al confine con l'Iran e oltre. I vari centri del territorio sono raggiungibili da Baku seguendo il tracciato della strada statale M3 fino al valico di frontiera di Astara (circa 360km). Il centro dove fare tappa è Lankaran (280 km da Baku) sul mare e tra estese piantagioni di tè. Lankaran è anche la base per escursioni al parco nazionale di Hirkan che dovrebbe presto entrare nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità (anno 2012)

Cosa fare[modifica]

  • Escursioni — Nelle aree montane di Quba e della Riserva statale di Qobustan.
  • Rilassarsi — In uno dei molteplici stabilimenti balneari siti lungo la riviera del Caspio.


Valuta e acquisti[modifica]

1 nuovo manat azero

La valuta nazionale è il Manat azero (AZN). Il cui simbolo è: . Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD

È possibile fare acquisti nei futuristici centri commerciali in stile ultramoderno o dilettarsi nella visita dei bazaar locali, ove si commercializzano specialità alimentari locali e souvenirs.

A tavola[modifica]

  • Dolma — Carne di agnello e riso avvolta in foglie di vite o cavolo ed arricchita con menta fresca, finocchio e cannella.
  • Lavangi — Pollo o pesce farcito con impasto di erbe aromatiche.
  • Piti — Stufato brodoso di carne e ceci, accompagnato da pane. Occorre prima spezzettare quest'ultimo, versare la brodaglia al di sopra e consumare il pasto.
  • Plov — Il Plov (pilaf) è uno dei piatti più diffusi in Azerbaijan e se ne conoscono più di 40 varianti. Kourma plov è il riso con carne di montone e cipolla mentre toyug plov è il riso con pollo. Gli azeri sono ghiotti del riso condito con zafferano e anche di quello condito con una miscela di erbe tra cui porri, prezzemolo e coriandolo (Sabzi qovurma plov).
  • Tika — Kebab alla griglia con cubetti di lardo.


Bevande[modifica]

  • Chaj — Il tè, bevanda nazionale, è servito in bicchieri a forma di pera e sorseggiato con una zolletta di zucchero per dolcificarlo oppure accompagnato da marmellate e dolci locali.

Infrastrutture turistiche[modifica]

A Baku e nei grandi centri urbani è possibile trovare alberghi di tutte le tipologie e dotati di qualsivoglia comfort occidentale. Nelle aree rurali di montagna o remote non vi sono strutture di eccellente qualità, pertanto risulta necessario visitarle con il supporto attivo di tour operator e sistemazione in famiglie locali.

Eventi e feste[modifica]

Ramadan

Il Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.

  • 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
  • 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
  • 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
  • 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)

Se avete in programma di viaggiare in Azerbaigian durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.

Festività nazionali[modifica]

Data Festività Note
20 gennaio Giorno dei Martiri Memoriale del Gennaio nero in cui morirono centinaia di civili. Lutto nazionale. (1990)
28 maggio Festa della repubblica Fondazione della Repubblica Democratica di Azerbaigian (1918)


Sicurezza[modifica]

Le relazioni tra Azerbaigian e Armenia permangono tese per la disputa del territorio di Nagorno-Karabakh, per cui prima di partire dovrete aggiornarvi sul sito Viaggiare sicuri della Farnesina.

Lungo la linea del cessate il fuoco sono frequenti scontri tra le milizie rivali e episodi di attacchi da parte di cecchini per cui dovrete starne ben lontano se non volete essere il prossimo bersaglio.

Nel settembre del 2020 il governo dell'Azerbaigian ha dichiarato la legge marziale in tutto il paese ed ha imposto il coprifuoco dalle 21:00 alle 6:00. Anche l'accesso a Internet potrebbe risultare limitato.

Prestare molta attenzione agli automobilisti, oltremodo indisciplinati.

Situazione sanitaria[modifica]

Le strutture sanitarie statali sono spesso carenti e scarseggia personale medico di livello professionale elevato. Tuttavia a Baku sono operanti alcune strutture private di livello nettamente superiore alla media, come l'Ospedale Civile, recentemente ristrutturato. Buono il reperimento di medicinali nella Capitale e nei maggiori centri abitati.

Rispettare le usanze[modifica]

Il 90% degli azeri professa la fede islamica. Pertanto risulta indispensabile osservare comportamenti consoni, come evitare abiti succinti. Prestare attenzione nell'effettuare foto o riprese nei pressi di installazioni militari o posti di polizia.

Cultura e tradizioni[modifica]

Sorrisi[modifica]

Gli abitanti di Baku sono persone molto cortesi ma estremamente riservati. Possono a volte sembrare troppo seri o addirittura rudi ma è soltanto parte della loro cultura che fin da piccoli imposta gli atteggiamenti discreti nei luoghi pubblici. In particolare gli Azeri si scambiano i sorrisi soltanto nei casi più informali, il tipico sorriso "all'americana" è estremamente raro qui anche nei negozi e i ristoranti. Se per caso incrociate lo sguardo con un abitante della città non aspettatevi un sorriso e non sorridete perché può essere considerato inappropriato.

Regola di "tre volte"[modifica]

Se volete offrire qualcosa a qualcuno e se avete veramente l'intenzione di farlo dovrete insistere per altre 2 volte, altrimenti la persona considererà la vostra offerta come soltanto un gesto di educazione e si rifiuterà ringraziandovi. La stessa cosa vale anche se qualcuno vi offre qualcosa; dovrete aspettare altre 2 tentativi prima di accettare qualsiasi offerta. Se volete davvero rifiutare qualcosa dovete sempre farlo per 3 volte.

Piedi calpestati[modifica]

Se in un luogo affollato qualcuno vi calpesta per caso il piede non spaventatevi se la persona cercherà di prendervi velocemente per il polso. Una brevissima strizzata di polso e soltanto un gesto di scusa e fa parte di una superstizione; così vi liberano dalla loro energia negativa (in Azerbaigian ci si crede che se calpesti i piedi ad uno e non le strizzi il polso lasci alla persona tutta la tua energia negativa).

Scarpe in casa[modifica]

Se siete un ospite a casa di un locale è buona regola di togliersi le scarpe. Generalmente noterete un paio di ciabatte (di solito nuove e ben fatte "per gli ospiti") già entrando nell'abitazione. Se non vedete le ciabatte all'ingresso ed il vostro host dice che potete tenervi le scarpe potete tranquillamente tenerli.

Politica[modifica]

In Azerbaigian vi è un regime politico ibrido che pur non limitando in alcun modo la vita quotidiana dei cittadini tuttavia limita la vita politica del paese. All'incontrario di quanto si può pensare gli abitanti di Baku in generale non sono scontenti del governo e provano rispetto per il presidente e la sua famiglia. Le carenze delle libertà politiche sono in gran parte compensate con il significativo miglioramento delle condizioni di vita e della sicurezza imparagonabili a quelli del soltanto un decade fa. Bisogna anche sottolineare che gli Azeri anche se molto secolarizzati e moderni nel loro stile di vita fanno sempre parte di un grande bacino dei popoli medio orientali che tradizionalmente dimostrano poca interesse nei confronti della politica dedicandosi di più al lavoro, commercio, imprenditoria ed altri attributi della vita quotidiana. In generale gli Azeri descrivono la situazione politica del loro paese come la "Democrazia in maturazione" e pur essendo molto ispirati dai valori Europei non amano i paragoni con le vecchie democrazie dell'Occidente.

Armenia ed Armeni[modifica]

Evitare qualsiasi discorso legato all'Armenia ed Armeni in generale. Generalmente anche gli Azeri evitano di menzionare questo argomento.

Religione[modifica]

Anche se la maggior parte dei suoi abitanti sono di religione musulmana lo stile di vita della città ha poche differenze con qualsiasi città dell'est Europa, pur definendosi in maggior parte di cultura musulmana dimostrano poco interesse nei confronti delle religioni in generale. Per questo motivo qualsiasi domanda sul credo religioso può essere considerata inappropriata o addirittura maleducata.

Come restare in contatto[modifica]


Altri progetti


Stati d'Asia

bandiera Afghanistan · bandiera Arabia Saudita · bandiera Bahrain · bandiera Bangladesh · bandiera Bhutan · bandiera Birmania · bandiera Brunei · bandiera Cambogia · bandiera Cina · bandiera Corea del Nord · bandiera Corea del Sud · bandiera Emirati Arabi Uniti · bandiera Filippine · bandiera Giappone · bandiera Giordania · bandiera India · bandiera Indonesia · bandiera Iran · bandiera Iraq · bandiera Israele · bandiera Kirghizistan · bandiera Kuwait · bandiera Laos · bandiera Libano · bandiera Maldive · bandiera Malesia · bandiera Mongolia · bandiera Nepal · bandiera Oman · bandiera Pakistan · bandiera Qatar · bandiera Singapore · bandiera Siria · bandiera Sri Lanka · bandiera Tagikistan · bandiera Thailandia · bandiera Timor Est · bandiera Turkmenistan · bandiera Uzbekistan · bandiera Vietnam · bandiera Yemen

Stati con riconoscimento limitato: bandiera Stato di Palestina · bandiera Taiwan

Stati solo fisicamente asiatici[1]: bandiera Armenia · bandiera Azerbaigian[2] · bandiera Cipro · bandiera Georgia[2] · bandiera Kazakistan · bandiera Russia · bandiera Turchia

Stati de facto indipendenti: bandiera Abcasia[2] · bandiera Artsakh · bandiera Cipro del Nord · bandiera Ossezia del Sud[2]

Dipendenze australiane: bandiera Isole Cocos e Keeling · bandiera Isola di Natale

Dipendenze britanniche: Regno UnitoRegno Unito (bandiera) Akrotiri e Dhekelia[3] · Territorio britannico dell'Oceano Indiano

Stati parzialmente asiatici: bandiera Egitto (Sinai) · bandiera Grecia (Isole dell'Egeo settentrionale, Dodecaneso) · bandiera Russia (Russia asiatica) · bandiera Turchia (Turchia asiatica)

  1. Stati generalmente considerati europei sotto il profilo antropico
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 Stato considerato fisicamente interamente asiatico solo da alcune convenzioni geografiche
  3. Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
Stati d'Europa

bandiera Albania · bandiera Andorra · bandiera Armenia[1] · bandiera Austria · bandiera Azerbaigian[2] · bandiera Belgio · bandiera Bielorussia · bandiera Bosnia ed Erzegovina · bandiera Bulgaria · bandiera Cipro[1] · bandiera Città del Vaticano · bandiera Croazia · bandiera Danimarca · bandiera Estonia · bandiera Finlandia · bandiera Francia · bandiera Georgia[2] · bandiera Germania · bandiera Grecia · bandiera Irlanda · bandiera Islanda · bandiera Italia · bandiera Lettonia · bandiera Liechtenstein · bandiera Lituania · bandiera Lussemburgo · bandiera Macedonia del Nord · bandiera Malta · bandiera Moldavia · bandiera Principato di Monaco · bandiera Montenegro · bandiera Norvegia · bandiera Paesi Bassi · bandiera Polonia · bandiera Portogallo · bandiera Regno Unito · bandiera Repubblica Ceca · bandiera Romania · bandiera Russia[3] · bandiera San Marino · bandiera Serbia · bandiera Slovacchia · bandiera Slovenia · bandiera Spagna · bandiera Svezia · bandiera Svizzera · bandiera Ucraina · bandiera Ungheria

Stati de facto indipendenti: bandiera Abcasia[2] · bandiera Artsakh[1] · bandiera Cipro del Nord[1] · Doneck · bandiera Kosovo · Lugansk · bandiera Ossezia del Sud[2] · bandiera Transnistria

Dipendenze danesi: bandiera Fær Øer

Dipendenze britanniche: Regno UnitoRegno Unito (bandiera) Akrotiri e Dhekelia[1] · bandiera Gibilterra · bandiera Guernsey · bandiera Jersey · bandiera Isola di Man

Stati marginalmente europei: bandiera Kazakistan[3] (Atyrau, Kazakistan Occidentale) · bandiera Turchia[3] (Tracia orientale)

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 Stato con territorio del tutto o in parte in Asia secondo le diverse convenzioni geografiche
  3. 3,0 3,1 3,2 Stato con la maggior parte del proprio territorio in Asia
StatoUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per dare un'idea generale sullo Stato. Offre informazioni sulla cultura e sulle principali attrazioni presenti.