Da Wikivoyage.

Torricella Peligna
Panorama di Torricella Peligna
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Torricella Peligna
Sito istituzionale

Torricella Peligna è un centro dell'Abruzzo.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Il paese è di fronte alla Maiella, fra le valli del Sangro e dell'Aventino. Dista 11 km da Taranta Peligna, 12 da Roccascalegna, 17 da Bomba, 37 da Atessa, 39 da Lanciano, 57 da Chieti, 66 da Vasto.

Cenni storici[modifica]

La fondazione di Torricella si fa risalire secondo la tradizione locale ad un esodo dagli esuli di Juvanum, cittadina romana nei pressi del vicino comune di Montenerodomo, tuttavia le prime notizie certe si hanno dal XII secolo quando fu feudo degli Orsini e, in seguito, dei Conti di Manoppello e dei Marchesi Celaia di Chieti.

Il paese subì distruzioni durante la seconda guerra mondiale.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Torricella Peligna

Quartieri[modifica]

Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Colle del Ponte, Colle Zingaro, Fallascoso, Purgatoio, Riga Tre Confini e San Giusto.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, +39 085 4324201.

In autobus[modifica]

  • Linee di pullman gestite da ARPA - Autolinee regionali Pubbliche Abruzzesi [1]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Santuario di Santa Maria del Roseto (in località Madonna delle Rose). La costruzione del santuario è avvenuta nel 1550 come riporta l'architrave del portale maggiore. Recentemente ha subito un restauro. La facciata rinascimentale ha un profilo a capanna con coronamento a spiovente convesso. Al centro del tetto è posto un campanile a vela. La facciata è completamente intonacata e gli unici pezzi in pietra sono il prospetto sotto il portale, le pietre angolari, il campanile a vela e le piccole finestre ai lati del portale a vela. L'interno è ad aula unica diviso in due mediante due campate; una sezione ha le funzioni di presbiterio sopraelevato, con l'altare maggiore realizzato interamente in stucco dipinto ad imitazione del marmo. In una nicchia si conserva una statua della Madonna con il Bambino.
  • Eremo di San Rinaldo (contrada Fallascoso). Fu edificato davanti alla grotta dove nel XIX secolo avrebbe vissuto San Rinaldo. Il campanile è realizzato con un pinnacolo di roccia naturale ed è realizzato direttamente con la roccia che sostiene la campana.
  • Chiesa di San Nicola (nella contrada Fallascoso). Risale al XVIII secolo quando fu costruita sui ruderi di un palazzo medievale di cui resta un portale con arco ogivale sulla facciata principale. Lo stile architettonico dell'edificio è del XIX secolo, epoca in cui la chiesa venne ricostruita o restaurata dopo una sconosciuta calamità. La facciata principale a capanna è rivolta verso l'abitato ed il campanile verso la Maiella. Sopra il portale vi sono due monofore. Il portale ha degli stipiti con decorazioni classiche. L'interno è a tre navate con endonartece. Tutte le pareti sono stuccate in stile tardo barocco.
Chiesa di San Giacomo
  • Chiesa di San Giacomo. Si trova nella parte alta del centro storico, ed è in stile rinascimentale. Nulla si sa di certo sulla sua costruzione. Distrutta parzialmente dopo l'ultima guerra mondiale, la chiesa fu interessata da un drastico intervento di restauro. Un timpano corona la facciata. Tre portali danno l'accesso alle rispettive navate. Il campanile è decorato da una cornice, il registro superiore è caratterizzato da una monofora per lato. Le navate sono separate da pilastri cui sono addossate delle paraste. Gli stucchi sono bianchi e dorati.
  • Chiesa di San Camillo, Via Bellini. È una chiesa di proprietà privata. Lo stile della facciata fa supporre che sia stata costruita tra il XVII ed il XVIII secolo. Il finestrone che sovrasta il portale è in stile barocco così come la cantoria della chiesa. La facciata ha profilo a capanna e dei mattoni rossi angolari. Il coronamento è composto da un timpano triangolare. Il portale è incorniciato da paraste. L'interno è a navata unica con volta a vela mentre le pareti sono stuccate in riquadri azzurri e bianchi.
  • Chiesa di San'Agata, sulla strada che porta a Roccascalegna (in contrada Colle Zingaro). Fu costruita subito dopo la II guerra mondiale. Sulla lunetta che sovrasta il portale è raffigurata la Santa.
  • Palazzo Persichetti, Corso Umberto I. È un palazzo nobiliare a tre piani costruito tra il XIX ed il XX secolo. I restauri del secondo dopoguerra hanno mantenuto lo stile originario. I muri esterni sono realizzati con mattoni nello stile bugnato. Le cornici dei portali seguono i piedritti. Il cornicione è poco aggettante. Agli angoli vi sono delle paraste.
  • Palazzo Fallascoso (in contrada Fallascoso). Presenta tracce di garitte agli angoli.
  • Fonte Nuova (lungo la strada provinciale Peligna). Fontana monumentale costruita alla fine dell'Ottocento presso una sorgente d'acqua naturale.
  • Fonte Sant'Agata (nella Via Comunale Torricella-Roccascalegna presso l'omonima chiesa). Fontana monumentale costruita sul finire dell'Ottocento dai devoti a Sant'Agata. Viene chiamata anche Fonte delle Sese - in italiano "Fonte delle Tette" - poiché la santa è patrona contro le malattie del seno. Per questo anticamente le donne di Torricella Peligna che avevano una scarsa produzione di latte frequentavano questa fontana ed invocavano l'aiuto di Sant'Agata.
  • Fontana delle Coste. Pure questa fontana risale all'Ottocento e raccoglie le acque provenienti dalla sorgente delle Coste. Ha delle decorazioni con cornici classiche e delle pietre raffiguranti delle rosette. Il lavatoio venne aggiunto negli anni trenta.
  • Fontana del Roseto. Presso la Strada Comunale delle Rose.
  • Fonte del Purgatorio (nella strada comunale omonima). Anticamente la fontana veniva usata per lavare la lana tosata che veniva portata ai lanifici di Taranta Peligna.
  • La Fonte (sulla Via Comunale La Fontana). Fu costruita tra il XIX ed il XX secolo. Ha delle decorazioni a rosette ed una a mascherone.
  • Museo. Di recente apertura, conserva reperti della città romana di Juvanum, materiale ostrogoto e una mummia settecentesca rinvenuta durante lavori di restauro nella chiesa parrocchiale.


Eventi e feste[modifica]

Fiere tradizionali di Torricella Peligna

  • Epifania. 7 gennaio.
  • Candelora. 4 febbraio.
  • San Giuseppe. 8 marzo.
  • San Vincenzo. 5 aprile.
  • San Pantaleone. 22 maggio.
  • San Giovanni. 24 giugno.
  • San Marziale. 10 luglio.
  • San Giacomo. 25 luglio.
  • San Domenico. 10 settembre.
  • Sant'Emidio. 22 ottobre.
  • San Camillo. 18 novembre.
  • San Nicola. 19 dicembre.

Feste tradizionali

  • I Sant'Antoni. a gennaio.
  • Madonna delle Rose. ultimo sabato di Maggio.
  • Sant'Antonio. 13 giugno.
  • Feste patronali. 8/9 agosto.
  • Sant'Agata, 17 agosto.
  • San Rinaldo. 27/ 28 agosto.
  • Sfilata delle Conche (agosto).
  • Sfilata dei cioccoli di San Martino. 10 novembre.

Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Bomba — Il vicino lago di Bomba, dalla cui sponda meridionale si può godere di una vista sulla Maiella, offre servizi turistici come camping, ristoranti e agriturismi. Di origine artificiale, lo specchio lacustre è divenuto nel tempo di interesse ambientale.
  • Atessa — L'abitato si snoda sulla sommità di un rilievo dalla pianta a forma di mezzaluna. Vanta un centro storico con mura e porte urbiche costellato da numerosissime antiche chiese.
  • Casoli — Il centro urbano, raccolto attorno al castello ducale e alla chiesa parrocchiale, è arroccato su un colle alla destra del fiume Aventino, ai piedi della Majella.
  • Roccascalegna — Il suo castello, posto sulla cima di una sporgenza rocciosa come un nido d’aquila, domina sull'abitato; il piccolo borgo, composto da poche e basse case, si sviluppa ai piedi della rocca.
  • Taranta Peligna — Conserva chiese antiche ed ha aree di interesse naturalistico quali la Grotta del Cavallone, la Grotta Canosa, le Acquevive, la Valle di Taranta.


Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).